martedì 31 ottobre 2017

Fuga dal dungeon della Tomba del Pisello

"Scappaaa!" urlò Cassius lasciando cadere la spada per agevolarsi nei movimenti e, con balzo felino, sgattaiolò fra i ranghi dei goblin correndo fortissimo e lasciandosi dietro una scia di ingredienti magici: corse nel buio incerto del dungeon, vi si addentrò e sperò che la sua memoria lo avrebbe riportato alle scale d'ingresso mentre alle sue spalle poteva sentire la voce metallica di Atzio, attutita dal grande elmo pennuto, che proferiva fiera "Vi coprò le spalle! Andate!".

"Mi piace la zucchina!" rispose ferma Slothessa, convinta di aver capito perfettamente l'argomento della conversazione, e annuì contenta di aver trovato le risposte adatte mentre due goblin lancieri gli si arrampicavano addosso. In quel mentre con gridolini eccitati di cattiveria irruppero nella già intasatissima giunzione del dungeon quattro figure alte e snelle che, con passo deciso, si avvicinarono all'orgia di corpi e sangue brandendo alte alabarde. "Guardie nere!!" urlà Atzio mentre con un fendente si liberava di uno degli uomini ratto attaccato alle sue costole "Stupido ammasso di lardo ogresco scappa, per la Signora del Lago!!" aggiunse rivolto a Slothessa.

Fu allora che l'ogra realizzò compiutamente uno dei suoi primi pensieri nel corso della sua storia intellettiva e, avendo spinto via con le nerborute braccia ferite i goblin che si frapponevano alla porta, si gettò anche lei a capofitto nell'ombra. L'ogressa ovviamente dopo pochi metri sbagliò strada ritrovandosi attorniata da ratti giganti e altri fastidiosi animali del sotterraneo: MA se ne liberò con un ultimo sforzo e, dopo innumeri giri inutili, raggiunse anche lei le scale dove intravide Cassius impegnato ad attendere con speranza i suoi compagni. "E Atzio??" domandò Cassius trafelato all'ogressa. "Non sempre mi piace il cazzo" rispose asciutta Slothessa, e salì i gradoni delle scale.

* * *

Qui si commemora la morte di uno dei membri della Compagnia del Capitone Mannaro: Atzio Palluccio, deceduto per mano di un infido colpo di alabarda sferrato da una Guardia Nera degli Elfi Scuri mentre il nostro cavaliere, eroicamente, era impegnato a cadere con la faccia rivolta verso il basso sullo stipite di una porta del dungeon con l'intento, cavalleresco invero, di fuggire dalle profondità del dungeon. Si dice che ora nel sottosuolo il Goblin Sciamano a capo dell'orda infame che fu causa della morte di Atzio, si fregi di indossare il suo elmo alato impunemente, ed essendo noto ai suoi consimili come lo Sciamano Volante.

venerdì 27 ottobre 2017

Missiva di Cassius Sfintertropp alla Compagnia del Capitone Mannaro

Avendo sconfitto l'inaspettata combriccola di minotauri coprofagi difesi strenuamente dall'orda di ghoul, appropriatici del tesoro di suddetti minotauri e constatando la nostra tendenza a rimanere costantemente sdraiati per terra sotto i colpi dei Mostri, IO il potente mago Sfintertropp propongo, se sopravviviamo al gruppo di Skaven e Goblin che ci hanno teso una infida imboscata richiamati dai peti roboanti di Slothessa, di RITIRARCI dal dungeo onde recarci nel più vicino insediamento, fare tesoro dell'esperienza accumulata e fare GROSSA incetta di materiale curativo. Il sottoscritto Cassius Sfintertropp invita i suoi compagni a spendere il proprio denaro in equal misura in detti rimedi curativi in attesa che il mio potere magggggico mi permetta una più efficace cura.


Propongo infine di discutere la mozione riguardante l'applicazione di una apposita museruola anti-scorreggia al buco del culone della compagna Slothessa, le cui arie hanno addotto infiniti lutti nel corso della attuale spedizione.
In fede,

Cassius Sfintertropp


giovedì 26 ottobre 2017

La nuova Compagnia del Capitone Mannaro

Fu solo dopo molti mesi postumi alla scomparsa di Catullus, Petus e Sventratrollo che le effigi del Capitone Mannaro trovarono nuovi rappresentanti adunatisi in cerca di gloria e ricchezza nelle regioni meridionali dell'Impero.

La nuova compagnia si era formata sotto la sapiente guida di Atzio Palluccio, cavaliere Bretone Cercatore, agli inizi della sua promettente carriera nobiliare e alla ricerca, come tutti i suoi colleghi, di reliquie e santini in grado di indirizzarlo lungo la scoperta del Sacro Grail. Atzio, disponendo di una ingente somma di denaro, aveva organizzato la prima spedizione con il mago Sfintertropp di Middenheim, maestro del cerotto magico e dell'incantamento lenitivo, e Korradinen von Swinther: rampollo dei von Swinther, di nobilissimi origini e dedito all'arte dello sparo con la pistola.

  

Considerando la possibilità di imbattersi in mostrame veppiù robusto e resistente, la compagnia aveva deciso di stanziare una piccola somma del proprio capitale per assoldare una insolita rappresentante della razza degli ogri: Slothessa era una mercenaria ogressa dalla dubbia sessualità. Pur professandosi femmina, infatti, e parlando di sé sempre in una incerta terza persona, Slothessa sfoggiava una importante barba sul viso porcino dilatato dal suo incipente ebetismo. Una massa così importante di muscoli e lardo sarebbe stata utile per attirare la maggior parte dei colpi nemici, aveva pensato la compagnia, e così l'ogra si era unita al gruppo portando seco la sua nodosa mazza ferrata, e forse anche la sua nodosa mazza nascosta nei mutandoni di pelle di caprone selvaggio.


La prima esperienza della compagnia del capitone Mannaro era stata più che positiva: il gruppo era stato in grado di distruggere l'icona Skaven imputata come colpevole di innumeri aberrazioni nelle regioni circostanti, fondendola nelle fiamme dell'abisso nascoste sotto una delle tante rocche naniche abbondonate: era risultato che la rocca era difesa da una guarnigione di perfidi Goblin carcerieri, accompagnati da giganteschi Squig tenuti in cattività.


Il gruppo aveva sconfitto la guarnigione globinoide, e financo un manipolo di tre ogri a difesa dell'abisso di fuoco (in questo frangente Slothessa si era rifiutata tuttavia di combattere, preferendo dedicarsi a ripulirsi a fondo il naso umidiccio durante il combattimento finale). Di seguito una serie di istantanee della pugna finale:

Dopo il forfeit di Slothessa che rimane a contarsi i peli del cazzo (sì, anche se sulla carta è una donna ogra), sale in cattedra Korradinen il nobile che si cimenta in una gara di Erre mosce con il Cavaliere e in una serie di colpi di pistola da maestro che schiudono la via maestra al party (il party sarebbe la versione frick del gruppo). La Compagnia raggiunge l'abisso di fuoco PROTETTISSIMO da due Ogri armati pesantemente, probabilmente attirati dalla precedente presenza di Slothessa e ben due Squig pungolati a dovere da sadici Goblin Domatori i quali, PUNGOLANDONE la carne rugosa, tentano di tenere a bada la loro rabbia prorompente. E con prorompenza gloriosa e carica di sicumera il Cavaliere si getta inevitabilmente lungo il ponte sul fuoco per affrontare da solo i plurimi nemici al grido di "Per la Donna del Lagooohhaaaah", menando fendenti poderosi con il suo gigantesco spadone.


E INFINE dopo che il Cavaliere Bretone a colpi di erre moscia e spadonate ha eliminato i Goblin aguzzini, gli Squig si imbizzarriscono e, con del risentimento misto a fame, sbranano i propri carcerieri finalmente scevri dai fastidiosi legacci dei propri domatori. Il Cavaliere non si lascia intimidire dall'orrifica visione e si dirige a testa bassa contro gli Ogri gemelli mentre il Mago  Sfintertroppo attiva la sua rete magica di protezione imbevendo di energia curativa i colpi del Nobile Imperiale che, nel frattanto, mena colpi mortali col suo stocco e infila un proiettile nella fronte di uno degli ogri con assoluta eleganza e impareggiabile freddezza: la Compagnia si avvia decisa a superare il suo primo dungeo!

Riusciti a scappare dalla rocca in rovina e avendo distrutto l'icona, i membri della Compagnia si erano quindi diretti verso la successiva missione: il principe Ruttav Braminin del clan nanico dei Pestamonnezza li aveva incaricati (dietro lauta ricompensa) di scovare l'antica tomba di famiglia in un complesso ovviamente infestato di ogni genere di mostrame, e distruggerla mediante un'apposita gigentesca ascia nanica per evitare che i cattivi del luogo potessero impadronirsi dell'antico potere rinchiuso nel mauselo di famiglia. Colmi di speranza, Atzio, Korradinen, Sfintertropp e Slothess si erano avventurati GNAFI e sicuri di sé nelle profondità del loro secondo dungeon, IGNARI  e ignavi di quanto ivi trovavasi pronto a cambiare per sempre le loro esistenze fantasy...

Gli Allevatori di Rattogri

Per ripulire la propria reputazione da una impressionante serie di fallimenti e fughe disperate, i membri della compagnia del Capitone Manna...